PITTURARE LE CITTA' DI BIANCO PER RAFFREDDARE IL MONDO di Valerio Gualerzi

Pubblicata il: 17-09-2008 16:53

ROMA - Nel 1939 un imbianchino megalomane di nome Adolf Hitler scatenò il
suo esercito facendo precipitare il mondo verso la catastrofe. Quasi 70 anni
dopo un esercito di imbianchini potrebbe salvare il mondo dai disastri del
cambiamento climatico. Di questo almeno sono convinti diversi fisici e
ingegneri di varie istituzioni scientifiche internazionali che da tempo per
combattere il crescente effetto serra vanno sostenendo le potenzialità di un
banale rimedio: verniciare di bianco tutto il verniciabile.

"Se cento delle maggiori città del Pianeta dipingessero i loro tetti di
bianco e scegliessero per la pavimentazione materiali più riflettenti,
sostituendo ad esempio l'asfalto con il cemento, l'effetto di raffreddamento
sarebbe massiccio", hanno spiegato i curatori di una ricerca presentata la
scorsa settimana a Sacramento in occasione dell'annuale conferenza
californiana sui cambiamenti climatici.

"Un tetto di mille piedi quadrati, la dimensione di una casa americana
media, se di colore bianco anziché scuro è in grado di annullare l'effetto
serra di 10 tonnellate di anidride carbonica immesse nell'atmosfera", ha
spiegato uno dei curatori dello studio, il fisico Hashem Akbari del
prestigioso Lawrence Berkeley National Laboratory. "Complessivamente - ha
ricordato - nella maggior parte delle città i tetti rappresentano il 25%
della superficie, mentre la pavimentazione rappresenta il 35%. Passare
all'uso di materiali riflettenti nelle cento maggiori aree urbane
significherebbe annullare l'effetto di 44 miliardi di tonnellate di gas
serra, ovvero più di quanto immettono ogni anno nell'atmosfera tutte le
nazioni del mondo".

Il principio di fondo di questa possibile misura per combattere il
cambiamento climatico è tanto semplice (da secoli le case dei paesi caldi
sono tinteggiate di bianco) quanto scientifico. Le superfici chiare hanno
infatti il potere di esaltare l'albedo terrestre, ovvero la quantità di
radiazioni solari che vengono riflesse indietro. Lo stesso Ipcc, l'organismo
scientifico istituito dall'Onu per monitorare e contrastare il riscaldamento
globale, ha più volte denunciato come lo scioglimento dei ghiacci ai poli
rischia di far accelerare la crescita delle temperature proprio per il venir
meno della loro fondamentale capacità riflettente.

Del problema si sta occupando anime perücken shop da anni anche un gruppo di studiosi italiani

dell'Università di Perugia che per dare forza alle loro conclusioni hanno
realizzato anche un prototipo da laboratorio che riproducendo gli scambi di
calore per irraggiamento tra Sole, Universo e Terra permette di valutare la
dipendenza della temperatura della superficie terrestre al variare dalla sua
albedo.

Ma non tutti sono convinti che per intervenire contro il riscaldamento
globale siano sufficienti pennello e vernice. Vincenzo Artale, oceanografo
dell'Enea e membro italiano dell'Ipcc, chiarisce di non aver letto i
dettagli dello studio, ma esprime qualche dubbio di carattere generale. "In
principio è tutto giusto - spiega - è come simulare delle superfici
ghiacciate, nel tentativo di sostituire quelle che si stanno sciogliendo. Ma
subito mi viene in mente un problema: queste superficie potrebbero essere
costruite in città, alla medie latitudini, al livello del mare. E tutto
questo ne attenuerebbe molto l'effetto globale, ossia molta dell'energia che
mandi su ti torna indietro per via dell'atmosfera più spessa, della maggiore
presenza di nuvole e inquinamento e altri motivi ancora".

Se su scala globale la validità del sistema pare ancora da valutare con
attenzione, più facile immaginare un'efficacia del provvedimento su scala
locale, per tagliare i costi energetici legati al condizionamento delle
abitazioni e ridurre il cosiddetto effetto "isola di calore", ovvero il
fenomeno che porta le temperature dei centri abitati a essere stabilmente
superiori di qualche grado a quelle registrate fuori dai centri abitati.

E' per questo che lo Stato della California, nell'ambito del suo pacchetto
di norme per l'efficienza energetica in edilizia, con un provvedimento del
2005 ha stabilito che tutti le coperture piatte delle strutture commerciali
debbano essere di colore bianco e che a partire dal prossimo anno i tetti di
tutti gli edifici, sia residenziali che commerciali, sia piatti che
spioventi, debbano Replica Uhren essere realizzati con materiali riflettenti.
(17 settembre 2008)

 

Commenta